Ciclismo Web, Silvia Tomasoni, 25 Noviembre 2013
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Bitossi
Novembre agli sgoccioli e alberi di Natale che cominciano a fare capolino dalle soffitte; lucine e festoni in via di ripulitura dalle ragnatele; corsa ai regali e alla riesumazione dei capi pesanti: con l'inverno alle porte è tempo di “Merry Christmas”, sciarpe, giacconi e caminetti; un tempo da lupi, che invoglia al letargo e allo sfettamento di arrosti vari e panettoni. Tempo, insomma, da riposo, polenta e vin brulé. Almeno per i comuni mortali. I ciclisti, invece, dismesse da un niente le tenute da gara -a settembre, ottobre, o giù di lì- già son tornati all'opera e a lucidare gli scarpini per preparare la nuova annata e prepararsi alle nuove sfide. Magari vestendo colori diversi da quelli riposti, poc'anzi, nell'armadio; con nuovi stimoli e nuovi obiettivi. E' il caso di Simone Ponzi. Bresciano nato a Manerbio, a un tiro di schioppo dalla sua Ghedi, nel 1987; dilettante con la Zalf (nel 2007 è stato Campione Italiano Under23). Professionista dal 2009, le ultime due stagioni (2012/2013) passate alla corazzata kazaka Astana e un futuro in giallo fluorescente, in Yellow Fluo, che lo attende
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Simone Ponzi